Una meraviglia architettonica sul Tevere

Castel Sant’Angelo

Castel S’Angelo si erge sulle rive del Tevere come un antico guardiano di Roma, uno dei luoghi preferiti di Goethe durante il suo viaggio nella capitale, una meta da riscoprire.

 

Costruito originariamente come mausoleo per l’imperatore Adriano, Castel Sant’Angelo ha attraversato le epoche, trasformandosi in fortezza, prigione e residenza papale.
Questa stratificazione di usi e significati affascinava Goethe, che vi vedeva una perfetta metafora della stessa Roma: una città che, pur cambiando continuamente, conserva in sé la memoria del passato.

 

Oggi ti aspetta un luogo ricco di fascino in cui trovare affreschi rinascimentali, antiche armature, panorami mozzafiato sul fiume che spaziano fino alla Cupola di San Pietro.

Cuore pulsante artistico di Roma

Qui potrai ammirare la Sala Paolina con le pareti dipinte e le decorazioni di Perin del Vaga, la scenografica Terrazza dell’Angelo con il bronzeo Arcangelo Michele, l’antica Sala dell’Apollo, diventata residenza pontificia, la Sala della Biblioteca con gli archivi segreti pontifici e la Sala della Giustizia, dove venne decisa la morte di Giordano Bruno.

 

Un castello fortemente connesso alla città di Roma, un cuore pulsante, simbolo di forza e resilienza.

 

Luminoso e festaiolo ai tempi di Goethe, che lo ricorda così: “Finalmente è giunta anche la grande festa dei santi Pietro e Paolo; ieri abbiamo visto l’illuminazione della cupola e i fuochi d’artificio dal Castello. Il cielo era bello e limpido, la luna piena, così da attenuare il fulgore della luminaria, e tutto era proprio come una favola. La vista delle belle forme della chiesa e della cupola avvolte come da una fascia di fuoco è grandiosa e incantevole